Il cavaliere
che da quasi sette secoli
sorride alla città
Quando l’architetto Carlo Scarpa collocò la statua di Cangrande della Scala all’interno di Castelvecchio, spostandola dalla sede originaria, l’arca nel cimitero degli Scaligeri, volle mantenere il contatto diretto tra lo sguardo del visitatore e il sorriso bonario di Cangrande. Il fascino della figura più famosa della dinastia scaligera, celebrata dallo stesso Dante Alighieri, ha in questo monumento equestre, capolavoro della scultura gotica, la sua icona più nota. La protezione dell’opera dall’aggressione di fattori inquinanti e climatici richiede interventi manutentivi ripetuti: con questa finalità la Direzione Musei Civici, con l’approvazione della Giunta Comunale, ha accettato il contributo di sponsorizzazione da parte della Casa Sartori 1898.
Per restituire alla città
quello che abbiamo ricevuto
La proposta di sostenere il servizio di manutenzione conservativa nasce per rafforzare il legame tra Sartori di Verona e la città. Cangrande della Scala ispirò il logo della nostra azienda: fu Regolo Sartori, negli anni ’30, a sceglierne l’immagine, esprimendo la propria ammirazione per la figura del condottiero e mecenate che rese la nostra città tra i centri più influenti del nord Italia. Regolo fece propria quella intraprendenza, portando i vini Sartori di Verona nei mercati di tutto il mondo. Oggi, in Casa Sartori 1898, ci siamo proposti di adottare la cura del Cangrande convinti della necessità di avvicinare la cittadinanza a una più ampia consapevolezza del patrimonio artistico che la circonda, parte integrante dell’identità culturale della collettività”.
Luca Sartori
Andrea Sartori